L’artrosi cervicale è una malattia specifica delle superfici articolari delle vertebre che comporta lesioni una degenerazione cartilaginea dei dischi presenti fra una vertebra e l’altra a livello della zona cervicale, per l’appunto.
Artrosi cervicale: cause e sintomi
Quanto l’artrosi colpisce le vertebre del collo si va incontro a problematiche molto particolari, quella cervicale è infatti una zona nevralgica, nel senso stretto del termine, ossia ricca di terminazioni nervose. La degenerazione cartilaginea di cui abbiamo parlato comporta la formazione di una fastidiosa sabbiolina fra le vertebre cervicali, in realtà si tratta di protuberanze ossee dette osteofiti, la testa tenuta in avanti, abbassata, è spesso un chiaro segno di una sofferenza a livello della cervicale. Vertigini e mal di testa sono fra le patologie spesso legate all’artrosi cervicale che, contrariamente a quanto di pensi, è una patologia più legata a un errato stile di vita che un effetto degli anni che avanzano, anche se, per la natura stessa della malattia che è cronica e progressiva va, inevitabilmente, a peggiorare col tempo. Può anche comportare disturbi della vista, poca tolleranza al rumore, nausea e giramenti di testa quando si cambia posizione. Nei casi più gravi i dolori possono propagarsi fino a braccia e mani e, addirittura, si possono avere serie difficoltà a compiere specifici movimenti, in questa situazione si parla di cervico-brachialgia, dovuta a una compressione delle radici dei nervi cervicali. Può, inoltre, degenerare in serie deviazioni della colonna vertebrale quali scoliosi o cifosi oppure in artrite reumatoide. L’errata postura e l’eccessivo lavorare con carichi pesanti sono fra le cause principali dell’insorgere di questa patologia, gli sport da contatto e il, cosiddetto, colpo di frusta, tipico di molti incidenti automobilistici, sono fra le altre possibili cause scatenanti.
Artrosi cervicale: cure ed esercizi
Come detto, si tratta di una patologia cronica e progressiva dalla quale, allo stato attuale, non si può guarire. Nel caso quindi si avverta la sintomatologia sopra illustrata è bene procedere immediatamente con una visita ortopedica per poi, successivamente, approfondire con esami più specifici quali radiografie, TAC e risonanza magnetica. Sono consigliati, inoltre, una visita per valutare eventuali problemi neurologici e un’elettromiografia. Come detto, non si può guarire ma è una patologia che può essere rallentata sia con dei farmaci adeguati, senza abusarne, che con degli esercizi specifici. Antidolorifici e antinfiammatori sono i più adatti, durante la fase acuta è bene tenere il collo bloccato, magari con un collare ortopedico. Modificare le cattive abitudini posturali è un ottimo sistema per prevenire l’insorgere di questa patologia, eseguire nel modo corretto qualche semplice esercizio di stretching e di ginnastica posturale non può che fare bene.
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