Cross Training: quali sono le patologie più diffuse

Sempre più diffuso, non solo all’estero ma anche nel nostro Paese, il cross training è un allenamento completo ma, per certi versi, molto intenso. Alcuni soggetti possono dunque incorrere in disturbi legati a questa pratica sportiva. Cerchiamo di capire quali possono essere, ma soprattutto come evitare che accadano.

 

Cos’è il cross training

Il cross training – spesso associato e confuso con il crossfit – è un allenamento funzionale (sebbene la traduzione letterale in italiano sia allenamento incrociato). Cosa si intende per funzionale? Semplicemente, il cross training consta di una serie di esercizi che imitano i normali movimenti che svolgiamo nella quotidianità. Tale attività, tuttavia, non è affatto ripetitiva: i WOD (Workout of the day) sono differenti di volta in volta e coinvolgono tutti i gruppi muscolari, anche quelli che (troppo) spesso si lasciano sopiti. È proprio per tale motivo che un nutrito gruppo di persone trova tanto giovamento in questa disciplina. Non essendo monotona, risulta una pratica sportiva piacevole e divertente anche per chi tende spesso ad abbandonare le attività motorie. Il cross training aiuta a stare in forma nel modo più completo possibile: specialmente se associato ad una dieta corretta, permette di ottenere un corpo tonico e armonico aumentando al contempo la resistenza e la forza. Esercizi a corpo libero e poi con l’utilizzo di strumenti quali kettlebell, palle, pesi o persino pneumatici, aiutano ad incrementare il livello di difficoltà, lasciando il giusto tempo di recupero ma rinforzando gradualmente i muscoli.

 

Patologie associate all’allenamento funzionale

 

Sebbene l’allenamento funzionale abbia indubbi vantaggi per il corpo, è pur vero che se non si seguono determinate regole si rischia di vanificare i propri sforzi e addirittura di andare incontro ad alcuni disturbi. Il cross training è, tecnicamente, una disciplina consigliata a tutti, dai bambini agli anziani. Ne consegue, però, che l’allenamento deve essere personalizzato a seconda della propria situazione, in modo da bilanciare gli esercizi ed evitare l’insorgere di qualsiasi problematica. Tra le patologie da cross training più gravi possiamo certamente annoverare il sovraccarico e i veri e propri infortuni. Analizziamoli insieme.

 

Sovraccarico funzionale e sovrallenamento

Eccedere con gli allenamenti e non lasciare riposare il corpo per il tempo adeguato, a lungo andare, portano inevitabilmente ad una sindrome di sovrallenamento. Si può inoltre andare incontro a patologie legate al sovraccarico funzionale, condizione in cui un gesto tecnico reiterato e continuo genera disturbi in distretti corporei sottoposti a stress biomeccanico costante. È chiaro poi che ignorare fattori endogeni quali problematiche a livello del sistema muscolo scheletrico, arti asimmetrici e, non da ultimo, l’età, aumenta il rischio di incorrere nel sovraccarico. Il sintomo più evidente di questa patologia è il dolore, che dapprima si manifesta solo dopo aver completato l’allenamento, poi appare anche durante lo svolgimento degli esercizi ed infine in una condizione di riposo. Le zone più interessate sono i tendini, che possono infiammarsi, e le cartilagini, che possono assottigliarsi.

 

Infortuni

Visti i notevoli sforzi che chi pratica cross training effettua, è naturale come anche questa disciplina non sia affatto esente dal rischio di infortuni. Tendinopatie a parte, è bene ricordare che posture scorrette e pesi eccessivi possono portare a strappi muscolari e persino a fratture da stress, anch’esse caratterizzate da un acuto dolore localizzato che si prolunga nel tempo.

 

Come prevenire e curare i disturbi legati al cross training

Per rimanere in forma evitando di ritrovarsi ad affrontare situazioni spiacevoli come quelle appena descritte, l’unica vera soluzione è la prevenzione. Come è possibile arginare le possibilità di infortunio e sovraccarico funzionale? Svolgendo le attività di cross training nel modo più corretto possibile, ad esempio:

  •        Effettuando gli esercizi nei tempi e nelle modalità che il proprio corpo permette;
  •        Affidandosi a personal trainer esperti che sappiano indicarvi quali movimenti compiere e il modo più corretto per farli;
  •        Rispettando i tempi di riposo tra un esercizio e l’altro per un giusto recupero;
  •        Allenandosi il giusto numero di giorni a settimana in base alla propria preparazione, senza sforzarsi eccessivamente ma favorendo un miglioramento graduale delle proprie prestazioni;
  •        Eseguendo ciascun esercizio con la corretta postura;
  •        Non sollevando più peso delle proprie possibilità;

 

Da non sottovalutare, infine, la propria quotidianità. Il cross training è detto allenamento funzionale, in effetti, proprio perché aiuta a fare i giusti movimenti non solo nelle ore di palestra, ma anche e soprattutto nelle attività comuni. Risulta dunque importante mantenere una posizione corretta quando si è seduti, quando si sollevano oggetti e, dulcis in fundo, quando si dorme. Ad aiutare il rilassamento muscolare della zona cervicale possono servire i cuscini per chi fa cross training di B.Pillow, che grazie alla loro forma e alla tecnologia memory foam riescono ad alleviare i disturbi da cervicalgia dovuti a tale disciplina. Un’alimentazione bilanciata, che dia il giusto sostentamento al corpo e allo sviluppo muscolare, è poi essenziale per ottenere un corpo ancora più definito.

Riposo e alimentazione non solo sono la prevenzione più efficace, ma risultano essere anche ottime cure (eventualmente coadiuvate dai giusti farmaci) in caso di patologie dovute all’attività fisica.

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